La Grotta del Cavaliere di Alzano

Monumento simbolo del programma
"Adotta un monumento della Valle del Salto"

 

DESCRIZIONE DELLA GROTTA DEL CAVALIERE

Con il nome di Grotta del Cavaliere e' indicata una costruzione di forma circolare, del diametro di circa tre metri, la cui copertura e' realizzata con due grandi massi di pietra accostati, dello spessore di 40 cm, con un foro al centro di 65 cm. Questa singolare costruzione e' al centro e da' il nome a un sito archeologico i cui resti interessano una superficie di almeno 1000 metri quadrati.

I resti archeologici della Grotta del Cavaliere si ipotizza che siano stati parte in epoca romana di un santurio pagano dedicato a una divinita' di nome Nervaiano o Ervaiano o Ercole Vaiano.

Questi resti si trovano in prossimità della frazione di Alzano (Pescorocchiano, Rieti) e sono stati oggetto sia nel passato che di recente di numerosi studi e ricerche.

Sono spesso citati nei racconti di archeologi e viaggiatori dell’ottocento, sia italiani che provenienti da altri paesi, inglesi, francesi, tedeschi.

Oggi possiamo finalmente affermare con quasi certezza che la denominazione “Cavaliere” potrebbe essere legata al nome di uno di questi viaggiatori, l’inglese Edward Sir Cavaliere Dodwell. Intorno al 1830 il Dodwell effettuò dei sopralluoghi sui resti archeologici della Valle del Salto, inclusi quelli di Alzano.

Precedentemente i resti di Alzano potrebbero essere stati conosciuti con il nome di mura saracene come sembra si possa dedurre da quanto indicato in vari catasti del 1700 e dal resoconto della visita ad Alzano del vescovo di Rieti Guinigi del 3 ottobre 1712.

Nel 1981 questo importante monumento della Valle del Salto fu manomesso con gravi danni da parte di ignoti, che rimossero il tappo troncoconico di chiusura del foro centrale della Grotta. Il danno fu segnalato a tutte le Amministrazioni competenti dagli abitanti di Alzano. Da quell’anno sulla struttura della Grotta non è stato effettuato nessun intervento riparatore, né sono stati presi provvedimenti per impedire altre manomissioni.

La scoperta che la Grotta del Cavaliere fosse un antico luogo sacro ha trovato una conferma a seguito del ritrovamento casuale di una piccola basetta in marmo, datata tra il III e il II secolo a. C., con incisa un’iscrizione votiva a una divinità il cui nome probabile è stato indicato in quello di Nervaiano dal Prof. Sandro Morandi dell’Università La Sapienza di Roma. La basetta è dal 1984 esposta nel Museo di S. Filippa Mareri di Borgo S. Pietro.

Nel 1995 si ritiene che sia stato identificato per la prima volta il sito dal quale si ipotizza siano stati scavati i grossi massi di pietra utilizzati nella costruzione del monumento.

I resti della Grotta del Cavaliere, quei pochi dell’antica strada che li collega alla ipotizzata cava a circa 300 metri a monte e la cava stessa interessano un’area di oltre 10.000 metri quadrati.

UN MONUMENTO IN PERICOLO

L’esistenza della Grotta del Cavaliere di Alzano è nota da sempre agli studiosi nonche' alle persone che abitano nello stesso centro di Alzano, ma anche nei centri vicini di Petrignano, Castagneta, Torre di Taglio e S. Elpidio. In questi paesi sono tuttavia solo le persone anziane a conoscere anche il sito e sapere come arrivarci.

La difficoltà a trovare il sito e il disinteresse generale hanno rappresentato nel periodo successivo agli scavi abusivi del 1981 e fino ad agosto del 1997 un'importante protezione per questo monumento.

Infatti, l’avvio nel 1996 del programma “Adotta un monumento della Valle del Salto” ha richiamato inevitabilemente l’attenzione sulla Grotta del Cavaliere, attenzione che temiamo abbia potuto contribuire a portare i soliti ignoti ad effettuare un altro dannosissimo scavo abusivo sul sito, tra la fine del mese di agosto e l’inizio del mese di settembre 1997, di cui fu riferito sulla stampa locale (Mondo Sabino e Il Messaggero) e fu presentata denuncia alla stazione dei carabinieri di Pescorocchiano.

Pertanto i promotori del programma di adozione decisero di sospendere la prevista mostra gia' predisposta di circa 50 tavole e di continuare a documentare comunque la storia del monumento.

Per saperne di piu' sulle iniziative di protezione e valorizzazione della Grotta del Cavaliere e sugli studi condotti negli ultimi decenni vedere di seguito Rassegna sommaria di fatti e scoperte dal 1981 al 1983 e elenco pubblicazioni e documenti dal 1981 al 2003.

RASSEGNA SOMMARIA DI FATTI E SCOPERTE
Novembre 1981 - Dicembre 1983

NOVEMBRE 1981 - Invio alla Soprintendenza Archeologia per il Lazio, alla Regione Lazio, alla Provincia di Rieti, alla Comunità Montana VII – Salto – Cicolano, al Comune di Pescorocchiano, della lettera, firmata da alcuni abitanti di Alzano, di invito a intervenire per proteggere e valorizzare la “Grotta del Cavaliere”.

FEBBRAIO 1982 - Pubblicazione e diffusione della “Raccolta preliminare di notizie su un antichissimo monumento ubicato nella Valle del Salto” a cura di Cesare Silvi

26 FEBBRAIO ’82 - Primo sopralluogo della Dr.ssa Edda Armani della Soprintendenza Archeologica per il Lazio sul sito dei resti della Grotta del Cavaliere. In tale occasione viene evidenziata l’esistenza di un altro muro, subito a monte del secondo. (Altri sopralluoghi di cui si ha notizia furono successivamente effettuati dagli esperti della Soprintendenza il 21/3/’82; il 4/5/’82; il 18/5/’82 e durante il mese di Giugno ’82)

18 MARZO 1982 - Lettera della Regione Lazio – Assessorato Cultura – alla Soprintendenza Archeologica per il Lazio.

31 MARZO 1982 - La Dr.ssa Edda Armani della Soprintendenza Archeologica per il Lazio fa trasportare il tappo tronco-conico di chiusura del foro centrale della Grotta del Cavaliere nel Municipio del Comune di Pescorocchiano.

Il tappo, rimosso abusivamente da alcuni sconosciuti tra il 1978 e il 1981, abbandonato su un terreno di proprietà di Berardino Speranza, fu da quest’ultimo recuperato e messo al sicuro davanti alla propria abitazione dove rimase fino al momento del trasporto nel Municipio di Pescorocchiano.

10 MAGGIO 1982 - Lettera della Soprintendenza Archeologica per il Lazio alla Regione Lazio, nella quale viene comunicato l’avvio della pratica per l’imposizione del vincolo archeologico sui resti della Grotta del Cavaliere.

14 AGOSTO 1982 - Viene tenuto ad Alzano, alle ore 21.00 un incontro per presentare gli sviluppi dell’iniziativa avviata con lettera del Novembre 1981.

18 AGOSTO 1982 - Telesirio trasmette un servizio televisivo di circa 10 minuti, realizzato da Geppe Canoni con la collaborazione di Cesare Silvi, incentrato sulla “Grotta del Cavaliere” e avente per tema “Alla riscoperta degli Equi”.

7 AGOSTO 1983 - La Soprintendenza Archeologica per il Lazio e la Regione Lazio vengono tempestivamente informate dell’avvio dei lavori per la realizzazione di un acquedotto a 50 – 100 metri dai resti della Grotta del Cavaliere.

AGOSTO 1983 - La Soprintendenza Archeologica per il Lazio blocca temporaneamente i lavori di realizzazione dell’acquedotto e dispone per il loro proseguimento con mezzi adeguati alle esigenze di protezione dei resti della Grotta del Cavaliere.

28 AGOSTO 1983 - Marino Speranza trova e recupera, lungo il tracciato aperto dalla ruspa per la realizzazione dell’acquedotto, una piccola base marmorea con incisa un’iscrizione, in cui si legge la dedica a una divinità di nome “ERVAIANO”. La piccola base ed altre reperti affiorati e recuperati durante i lavori di sbancamento e scavo sono poi collocati nel Museo di S. Filippa Mareri, in Borgo S. Pietro.

14 NOVEMBRE ’83 - Il Dr. Giorgio Filippi, nella sua comunicazione “Recenti acquisizioni sugli abitati e lughi di culto nell’Aeger Aequicolanus” al Convegno “Attività Archeologiche a Roma e nel Lazio Meridionale” tenuto a Roma il 14/11/1983 presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche, oltre ad annunciare, in relazione alla Grotta del Cavaliere, il ritrovamento della piccola base marmorea e l’avvio dello studio della iscrizione in essa incisa, riferisce una serie di scoperte fatte attraverso approfonditi studi storico-bibliografici, per i quali si rimanda agli atti del Convegno, che saranno pubblicati nella primavera del 1984.

14 DICEMBRE ’83 - La Soprintendenza Archeologica per il Lazio, in risposta alla lettera dell’8/10/’83 di segnalazione del ritrovamento della piccola base marmorea, chiede notizie circa la collocazione di tale base.

GIUGNO 1985 - Raccolta di studi presentati e pubblicati sulla Grotta del Cavaliere di Alzano dal 1983 al 1985

ELENCO PUBBLICAZIONI E DOCUMENTI
Agosto 1981 - Agosto 2003

  • Cesare Silvi, La Grotta del Cavaliere di Alzano – Pescorocchiano (Rieti) – Raccolta preliminare di informazioni su un antichissimo monumento ubicato nella Valle del Salto, fascicolo pubblicato in proprio (copie 100), Alzano, Febbraio 1982
  • G. Filippi, Recenti acquisizioni sugli abitati e lughi di culto nell’Aeger Aequicolanus, Atti Sesto Incontro di studio del Comitato per l’Archeologia Laziale, Roma Aula Convegni del Consiglio Nazionale delle Ricerche, 14-16 Novembre 1983
  • G. Grossi, Il Santuario italico di Ercole Vaiano di Alzano di Pescorocchiano, Monografia e supplemento della 1a Conferenza di aggiornamento scolastico su temi storico-territoriali del Cicolano, L’Aquila 1984
  • Cesare Silvi, Rassegna sommaria di fatti e scoperte – dal Novembre 1981 al Dicembre 1983 – in relazione alla protezione e alla valorizzazione della Grotta del Cavaliere, fascicolo pubblicato in proprio (copie 50), febbraio 1984
  • Cesare Silvi, Raccolta di parte della corrispondenza intercorsa sulla protezione e la valorizzazione della Grotta del Cavaliere, fascicolo pubblicato in proprio (copie 50), febbraio 1984
  • E. Armani Martire, Resti archeologici in località Monte Fratta di Alzano, Xenia N. 9/1985.
  • Cesare Silvi, Stephanie Westbrook con la collaborazione di Vania Ricciardi e Adriano Ruggeri per Mostra “Adotta un Monumento della Valle del Salto”, esposta in Torano, 1997
  • Cesare Silvi, Stephanie Westbrook con la collaborazone di Vania Ricciardi e Adriano Ruggeri per Mostra “La Grotta del Cavaliere di Alzano”, 50 tavole in formato digitale, realizzata nell’ambito del programma “Adotta un Monumento della Valle del Salto, 1998 (mai esposta)
  • Cesare Silvi, Stephanie Westbrook con la collaborazione di Vania Ricciardi e Adriano Ruggeri, Mostra “Origini e storia della chiesolina di S. Vittorino de Arisano o di Alzano”, 33 tavole su forex formato A3, esposta in Alzano, 1998
  • Eugenia Imperatori, La Grotta del Cavaliere di Alzano, tesi di laurea, Università di Perugia, Perugia 2003

FOTO GALLERY

 

Se siete a conoscenza di monumenti poco conosciuti o dimenticati e dei quali potete documentarne la storia, scriveteci: valledelsalto@yahoo.it