Alzano riscopre il culto di S. Vittorino e la sua secolare storia

3 agosto 2014

Alzano (Pescorocchiano)
domenica 3 agosto 2014, ore 18.00
Mostre e proiezioni 

Domenica 3 agosto 2014 ad Alzano  il parroco di S. Elpidio, Matusik Don Wieslaw, ha deciso di festeggiare S. Vittorino e S. Vincenzo, Santi ricordati, nella disadorna chiesola di campagna dalle loro statue e, nel caso di S. Vittorino, anche da una povera e rovinata tela. La festa avrà inizio alle ore 18.00: processione per la via del paese, spari, solenne celebrazione della messa, rinfresco per i presenti.

Questo evento ha dato lo spunto al Comitato Promotore del restauro conservativo della chiesolina di S. Vittorino e all’Organizzazione di Volontariato valledelsalto.it di promuovere e realizzare, all’esterno della stessa chiesolina, una mostra sulla sua storia, ricostruita negli ultimi decenni con pazienti e lunghe ricerche condotte presso l’Archivio della Diocesi di Rieti e, soprattutto, grazie al fortunato ritrovamento nel 1995 del testamento dell’ultimo prete di Alzano, Don Francesco Antonio Perini, morto in Alzano oltre tre secoli fa, il 14 agosto 1711.

Di questo testamento, ritenuto essere ad oggi uno dei più antichi documenti del genere in tutta la Valle del Salto, scritto su una pergamena di 75 cm x 52 cm, ricavata dal vello di un ovino, era andata del tutto persa la memoria.

La custodia tubolare, nella quale l’originale del testamento è conservato nell’archivio Zuccari, fu fortunatamente recuperata negli anni quaranta del Novecento tra le rovine del palazzo Vulpiani in Torre di Taglio, il quale fu gravemente danneggiato dal terremoto della Marsica del 1915. Al suo posto oggi si trova un nuovo edificio.

L’11 agosto 1711 Don Perini, morente nella sua abitazione di Alzano, alla presenza del notaio Belthessar Brunellus di Colle della Sponga (Petrella Salto) e di altri 8 testimoni provenienti da tutta la Valle del Salto (Mercato, Sambuco, Torre di Taglio, S. Elpidio, Granara, Piagge e due dallo stesso Alzano), detta le sue ultime volontà, tra queste quella che “si debbia fabricare e compire una chiesola nel sito dove sta principiata accosto p(redet)ta sua casa abitativa dove si debbia eriggere una cappella ad nutum amovibile sotto il titolo di S. Vittorino”, Santo il cui culto in Arisano (Alzano) è documentato sin dal 1182. Dal resoconto del Vescovo di Rieti, che visitò Alzano nel 1729, sappiamo che in quell’anno la costruzione della chiesola era stata completata.

Con Don Perini si estingue la famiglia Perini, appartenente ad una nobiltà minore del Cicolano che non mancò di fare opere benefiche, come la fondazione in Torre di Taglio di una “Scuola pubblica di Belle Lettere”, ancora citata nel Dizionario del Regno di Napoli del 1796.

La mostra, che sarà esposta dal primo pomeriggio di domenica 3 fino alle ore 23.00, di oltre 40 tavole, riguarda: la storia della chiesolina, l’intero testo trascritto del testamento di Don Perini, l’elenco dei beni lasciati dallo stesso, la storia dei restauri e dello stato della chiesolina nelle testimonianze dei vescovi che la visitarono a partire dal 1574, ma anche la storia del vicino complesso archeologico in mura poligonali, noto con il nome di Grotta del Cavaliere, sul cui sito, luogo di culto pagano in epoca romana, sarebbe sorta successivamente la prima chiesa dedicata al culto di S. Vittorino de Arisano.

A complemento della mostra, dalle ore 21.00, proiezioni di diapositive su chiesolina, Grotta del Cavaliere, borghi e paesaggi, costruendo sentiero europeo E1, circuito escursionistico di recente georeferenziato e segnalato da FederTrek, CAI Rascino e valledelsalto.it. Queste le tappe del circuito: Torre di Taglio – Alzano – Grotta del Cavaliere – Monte Fratta – Casale Calbrese – Passo della Portella – Castagneta – S.Elpidio – Torre di Taglio.

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Palazzo Vulpiani in Torre di Taglio nel 1908, andato in rovina a seguito
del terremoto della Marsica. Fotografia cortesia Archivio Zuccari.