Allegri, figli miei, che il lupo non ve se le mangia più le pecorelle. Ottava rima, e non solo, di carattere pastorale con riferimenti al lupo

Allegri, figli miei, che il lupo non ve se le mangia più le pecorelle. Ottava rima, e non solo, di carattere pastorale con riferimenti al lupo

Autori: Settimio Adriani, Luciano Sarego

Descrizione: Pubblicazione presentata in occasione della giornata che la Pro Loco di Fiamignano ha organizzato per i festeggiamenti del 150° dell'Unità d'Italia, con il patrocinio della Prefettura di Rieti. Viene offerta una selezione di componimenti poetici dei pastori fiamignanesi, essenzialmente in ottava rima, con riferimenti al lupo.

Dall'insieme delle rime emerge un giudizio inedito sul predatore. Nuovo quanto inatteso, quasi sorprendente, perché dato spontaneamente proprio da chi del lupo è notoriamente antico avversario, e, talvolta, incallito persecutore. L'immagine è poliedrica, a fianco della radicata concezione del lupo sterminatore di greggi, emergono, chiaramente, le rappresentazioni del lupo capro espiatorio, lupo a cui gli ultimi chiedono soccorso, lupo irriducibile ma anche codardo, lupo e personaggi della più nota letteratura classica ... e tanto altro ancora.

Casa editrice: Pro Loco di Fiamignano - Finito di stampare nel mese di Maggio 2011 presso la Tipografia Artigiana di Rieti

Pagine: 39

Prezzo: distribuzione gratuita fino ad esaurimento